lunedì 4 febbraio 2013

Titolo 6 - LAICITÀ DELLO STATO e TITOLO 7 TUTELA DEL TERRITORIO

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Dal MANIFESTO degli OBIETTIVI IMMEDIATI
Di IOLE NATOLI - con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
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TITOLO 6 - LAICITÀ DELLO STATO

Abrogazione del Concordato, per infrazione da parte del Vaticano del principio ivi contenuto di indipendenza tra Stato e Chiesa, che discende dall'art. 7 della Costituzione.
L'infrazione è stata attuata tramite continue pressioni sul Parlamento in tema di aborto, eutanasia, fecondazione assistita, nonché tramite suggestioni elettorali operate con indicazioni di gradimento.

TITOLO 7 - TUTELA DEL TERRITORIO

L’effettiva tutela del territorio richiede e il controllo continuo dei fattori inquinanti e la costante identificazione e manutenzione delle aree esposte a differenti tipi di rischio. Ci limitiamo qui a poche considerazioni.
1 - L’inquinamento prodotto dai rifiuti non costituisce solo una causa di degrado di intere città o di paesi trasformati in discariche a cielo aperto, degrado che influisce e sulla vita quotidiana degli abitanti e sul turismo; non determina solo una contaminazione del suolo destinato anche all’agricoltura; comporta anche un problema di natura economica, dato che eliminare i rifiuti o trasformarli implica per ogni soluzione adottabile un costo, la cui entità risulta differente.
Nel confronto tra le diverse strategie praticabili, gli inceneritori occupano il posto peggiore e per spesa e soprattutto perché producono fumi inquinanti, nonché ceneri e fanghi residui contenenti metalli pesanti tossici, da smaltire a costi molto elevati.
Non a caso gli inceneritori non godono del favore della Germania e degli USA, nei quali è stata vietata la costruzione di nuovi impianti.
Non sembra poi che la riconversione degli inceneritori in Cogeneratori e Termovalorizzatori abbia modificato di molto il problema.
La raccolta differenziata ha un senso, ma si direbbe dalle risultanze attuali che a livello concreto non risolva, perché occorre avvalersi successivamente di forme di smaltimento ottenuto con mezzi inquinanti.
Ci sembra dunque che sarebbe utile approfondire le possibilità offerte dal Trattamento Bio-Meccanico (i cui impianti hanno un costo minore di quello degli inceneritori), che affronta lo smaltimento della frazione bio-degradabile dei rifiuti mediante l’immissione di batteri aerobici, grazie ai quali la rimanente parte solida può essere separatamente eliminata, portando al minimo la produzione dei residui inquinanti. Impianti di Trattamento Bio-Meccanico sono stati adottati in Germania e qualcuno ne esiste anche in Italia. Tra i più moderni quello del Centro Riciclo Vedelago in provincia di Treviso.
2 - Altro problema è rappresentato dal grave dissesto idrogeologico in vaste aree del suolo nazionale. Al fine dell’individuazione delle aree a rischio alluvione o terremoto e dell’adozione di misure di prevenzione, appare necessario che i Comuni siano tenuti ad aggiornamenti della mappatura geologica dei territori, a cui conseguano provvedimenti specifici, come ad esempio il divieto di tombature di fiumi e corsi d'acqua nelle aree a rischio alluvione. È più che evidente come a un obbligo debba corrispondere la possibilità economica di adempiervi. Occorre dunque predisporre l’accesso a finanziamenti statali, o regionali o europei, se di tal tipo ne esistono, destinati esclusivamente a provvedimenti e interventi di messa in sicurezza del territorio.
3 - Ci appare inoltre urgente che si provveda, con un piano appositamente finanziato, al riutilizzo e alla cura del patrimonio urbano e dei borghi.  La scelta di cementificare le città e di realizzare palazzi scadenti ha determinato la creazione di quartieri privi di servizi e di infrastrutture, poco sicuri e molto trascurati, ben lontani da quel senso d’identità e comunità che era la caratteristica antica dei borghi, oramai largamente abbandonati. Contrastare il processo di spopolamento realizzando servizi nelle borgate offrirebbe occasioni di lavoro e consentirebbe al tempo stesso il recupero della cultura locale di quei di centri.
4 - Riteniamo infine opportuno, per implementare l'occupazione e lo sviluppo dei territori, rafforzare e valorizzare i prodotti locali attraverso il potenziamento della filiera corta, alla stregua di quanto già avviene con i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).
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Milano, 4.02.2013





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Progetto ed elaborazione del documento:  © Iole Natoli con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
Proposte/Obiettivi di:  Iole Natoli, Adriana Perrotta, Teresa Pezzi, Ilaria Tarabella e di:  Elisabetta Boiti, Alessandra Ciotti, Marcella Corsi, Emanuela Eboli, Barbara Giorgi, Antonella PanettaChiara Pesce
Hanno partecipato con discussioni nel gruppo di FB:  Danila Baldo, Luciana Bova, Maria Esposito, Cinzia Marroccoli, Raffaella Mauceri, Maria Grazia NegriniAmbretta Occhiuzzi, Nadia Ruggieri


L’intero documento è scaricabile in PDF e dal Blog di riferimento e dal seguente indirizzo: https://docs.google.com/file/d/0B3tYvI6kY_0vTG1sQTJNODA3dHc/edit?usp=sharing

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